Le 4 fitte pagine sono di enorme rilievo e rivelatrici di verità sottaciute, sui tentativi "quasi sempre di autodifesa", sulle S.S. reclutate fra i "buoni austriaci" tirolesi volontqari e sulla loro "sconcia crudeltà", della corresponsabilità di governi grandi e piccoli, I e dei pochi testi perlomeno in parte credibili: del cattolico Heinrich ORB (pseudonimo!); si spazientisce del prussiano MEINECKE e delle sue ricette obsolete (troppi Meinecke !), l'altezzoso Von HASSEL, la difettosa tardiva congiura degli Ufficiali...;approva la lettera aperta del pacifista FOERSTER dagli USA (tacciato di traditore per proclama la colpa totale,dei desideri segreti delle masse, della rivincita industriale..) e , la "Schulfrage" di JASPERS "fra le poche non speranze ma certezze della Germania d'oggi" e dei tedeschi "delusi sotanto del proprio insuccesso, Evvva Lavinia, qui sembra di leggere Primo Levi: "senza ira ma non senza studio". Nel fascicolo c'è molto altro, e buono, ma questo scritto della grande antifascista Europeista basta e avanza 'per raccomandarlo.