In-4° (cm. 34x26,5), pp. 32 incluse le copertine a colori, con 26 grandi FOTOGRAFIE sul caso Valpreda (alcune a colori) e alcune publicictà. "Il pilastro dell'accusa è la testimonianza del tassista Cornelio Rolandi. I nostri espe5rti lo sottopongono ad un serrato esame critico. Cosa resta in piedi?". Questo fascicolo rappresenta una rara eccezione (con "Il Manifesto") al linciaggio mediatico che lo presentò come «il mostro di piazza Fontana» (epiteto apparso sul giornale del PCI l'Unità), dal PSI, dal MSI, da Bruno Vespa ecc. Pietro VALPREDA (Milano 1933-2002), anarchico, scrittore e ballerino, nel pieno del procedimento giudiziario per la strage di Piazza Fontana, Valpreda rimase nel carcere di Regina Coeli per più di 3 anni (esattamente 1110 giorni, con l'eccezione di 10 giorni presso il Policlinico di Roma nel gennaio 1972, per motivi di salute e sotto la scorta di 100 agenti armati, fino al 29 dicembre 1972, quando, insieme ai suoi compagni, fu rimesso in libertà provvisoria, condannato nel 1979; assoluzione, ma solo per insufficienza di prove, nel 1981, confermata come tale nel 1987. Una vicenda incredibile.ì,ma vera..